lunedì 24 ottobre 2016

Una casa a modo mio, in un Mondo Nuovo - Capitolo 5: il trasloco


Vi abbiamo promesso che questo sarebbe stato il mese del Ricominciamo e allora ricominciamo a seguire le avventure della nostra amica Francesca, che un passo alla volta sta costruendo la sua casa a modo mio: oggi ascoltiamo il racconto di una tappa fondamentale e faticosissima (ma anche ricca di ricordi preziosi, vero Francesca?) :)
Quinto passo: il trasloco
Con l’avvio dei lavori di costruzione della casa, abbiamo cominciato a pensare al trasloco. La costruzione di una casa in legno è più rapida rispetto una casa in cemento, quindi il trasloco era oramai imminente.
Come prima cosa ci siamo fatti fare un paio di preventivi: nella casa di partenza c’erano le scale e l’ubicazione al secondo piano che rendevano le operazioni leggermente complesse e i preventivi non erano bassi. Da veri appassionati del fai-da-te abbiamo cominciato a pensare all’idea di fare il trasloco da soli, con la nostra macchina. Secondo me era un’impresa titanica, che avrebbe richiesto tempi lunghissimi e una gran fatica; secondo mio marito invece era una cosa fattibile.
una parte degli scatoloni preparati 
Ho cominciato a dedicarmi all’inscatolamento degli oggetti di casa nostra: piatti, bicchieri, soprammobili, cianfrusaglie, libri… tutto è stato passato al vaglio del “lo tengo – lo butto”. Un trasloco è un’ottima occasione per fare un po’ di decluttering, per liberarsi del superfluo.
Ecco un consiglio che può far risparmiare tempo e fatica:
cominciate dai libri (già letti) e lasciate per ultimi gli oggetti di uso più quotidiano; può sembrare un consiglio banale ma ciò che è inscatolato non lo ritroverete più per un bel pezzo! E scrivete bene su ciascuno scatolone cosa ci avete messo dentro e in che stanza andrà, ridurrà il tempo speso a cercare poi le cose nella casa vuota.

Man mano che io liberavo i mobili, mio marito li smontava (il vantaggio di una casa con mobili Ikea o autoprodotti!) e li caricava in macchina. Quasi ogni giorno lui si recava in cantiere per controllare l’avanzamento dei lavori oramai quasi giunti al termine, e con l’occasione portava ogni giorno un pezzo di casa nostra. Sembrava impossibile, ma con questo sistema siamo riusciti a trasportare nel giro di un mese tutti i mobili da casa vecchia a quella nuova.
È stato un lavoro impegnativo e smontare e trasportare mobili giù per le scale è stato anche faticoso: ancora ridiamo ricordando il giorno in cui trasportammo il divano a tre posti, con mio marito che mi chiedeva “Ma sei sicura di farcela?” e io imperterrita rispondevo “Certo certo!” intanto che soccombevo sotto il suo peso.
L'ultima cena nella vecchia casa

Un'idea divertente per salutare la vecchia casa? l'ultima cena, quando tutto è smontato o inscatolato, si può trasformare in un divertente pic-nic sul pavimento del salotto! Sarà un bel modo per salutare e ringraziare i vecchi muri e i bei ricordi che ci hanno donato :)
Ci sono stati dei giorni in cui nessuna delle due case era comodamente vivibile: in una avevamo i letti ma nella seconda era rimasta la cucina. Ma il risparmio economico è stato notevole e i nostri mobili hanno avuto un trattamento delicato e familiare.
È stata un’avventura che ancora oggi lascia a bocca aperta chi la sente per la prima volta, soprattutto vedendo in casa nostra la mole dei mobili presenti!
p.s.: a proposito di traslochi, sono capitata per caso su un post di Erbaviola che non avevo ancora letto e non ho resistito, dovete leggerlo anche voi! Ecco tutti i segreti per traslocare facilmente in 6 mosse! Ovviamente a voi la scelta di decidere sul metodo che più vi piace per il prossimo trasloco che affronterete ;)

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