lunedì 19 dicembre 2016

La veranda | Raccogliamoci

una candela per raccogliersi...

Il test da fare in ogni casa è:
fa sentire il visitatore a proprio agio?
(Philippa Tristam)

Ho passato una settimana intensissima. Sì, lo so, è così per tutti: il Natale, i preparativi, le cose da fare, le liste, i regali, i pranzi, le cene...
No, niente di tutto questo. 
Ho passato una settimana intensissima perché ho dato una buona parte del mio tempo ai bambini della scuola dei miei figli: hanno organizzato una settimana tutta dedicata al libro e alla lettura (nonché alla raccolta di fondi da destinare all'ampliamento e al rinnovo della biblioteca scolastica) e io sono stata chiamata in causa in qualità di lettrice, ed è stata una bellissima esperienza, ma mi ha sfiancato, lo ammetto.

Va bene, brava, ma questo cosa c'entra con l'Abitare? Qui è solo di questo che dobbiamo parlare, no? 

Sì. Infatti. È che dopo una settimana così intensa, piacevole ma impegnata, ieri sera, a fine evento, ho deciso che da oggi mi dedicherò solo a lei, alla Mia Casa. E alle Persone che la abitano. E non parlo di comprare regali o di addobbare ogni angolo, ma di viverla, la casa, e di vivere le persone che la abitano.

Tornando a casa, ieri sera, accendendo le luci, l'albero, il presepe ancora in progress (quest'anno l'hanno hackerato loro, i bambini, aggiungendo cose e disegni, è davvero "particolare"...), ho sentito una grande pace, un calore intensissimo, una voglia di raccogliermi, di accoccolarmi in un angolo e guardarla e salutarla; mi è venuta voglia di parlarci, con la mia Casa. Di trovare la gioia di viverla, senza ansie e senza assilli, semplicemente.
Se ci pensate bene tutto questo è quasi ovvio ma, davvero, in quanti riescono a farlo? C'è da correre, da pensare a questo e a quello, da fare pacchi, pulire bagni, stendere lavatrici, c'è da preparare il pranzo, incastrarlo con la cena e pensare agli inviti, agli addobbi... E i momenti in cui possiamo davvero goderci il nostro lavoro, l'atmosfera calda e accogliente del Natale, si riducono sempre di più.
Mi viene in mente allora un metodo che ho conosciuto e sto provando a mettere in pratica grazie ad un libro (ancora libri! 😏 il nuovo anno sarà il momento giusto per parlarne!)...

E allora raccogliamoci.
Troviamo momenti per guardare con occhi innamorati (lo siamo ancora?) il nostro nido. Cerchiamo dieci minuti per sederci in un angolo da cui non osserviamo mai il nostro soggiorno. Sediamoci comodi e ascoltiamo cosa ha da dirci; osserviamo in silenzio. Se qualcosa non va, da quel punto di vista, lo capiremo, se ci saranno da fare delle modifiche o porsi delle domande, sarà così che lo scopriremo. 
Prendiamo la pausa caffè (o the? o tisana?) come un appuntamento con lei, con la nostra Casa. Respiriamone il clima, la sua atmosfera, senza preoccuparci del disordine ma appuntandolo semplicemente tra le cose da modificare. E intanto ci saremo presi quei dieci minuti di respiro anche noi, ci saremo raccolti e avremo unito l'utile al dilettevole (sarà anche un modo per meditare, sì!)

Buone feste a tutti quanti, unaCasaaModoMio si prende qualche giorno di pausa, di silenzio, di ascolto e di raccoglimento, ci rivedremo prossimamente.

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